Le mille facce di Beirut, crocevia del Medio Oriente: Chiara Clausi racconta a TPI una città di contrasti

Ha scritto un libro-reportage, “Beirut au revoir” (Paesi edizioni), una sorta di guida spirituale del Libano, la cui prima protagonista è la capitale Beirut, una città e un Paese «di contrasti». Ce li racconta?«Negli anni ’70, il Libano era considerato la Svizzera del Medio Oriente, frequentata da personaggi famosi del jet set internazionale, come la […]
Esclusivo TPI – Reportage Ecuador criminale italian style: il Paese ostaggio delle narco-gang guarda alla nostra anti-mafia

Fino allo scorso 9 agosto, giorno dell’uccisione del candidato presidenziale Fernando Villavicencio, la violenza delle «pandillas» che da anni sta insanguinando l’Ecuador era un tema in gran parte sconosciuto ai mass media europei. Il brutale assassinio dell’ex giornalista d’inchiesta, rivendicato dall’organizzazione criminale «Los Lobos» che annovera ottomila affiliati, non ha fermato l’iter verso le elezioni: […]
Usa 2024, il Grande Centro punta alla Casa bianca: i No Labels cercano la terza via tra Biden e Trump

Poche imprese negli ultimi decenni sono sembrate ardue come superare il tradizionale bipolarismo del sistema politico statunitense, dove fuori dai Democratici e i Repubblicani sembra essere per forza di cose destinati alla marginalità. Una tradizione che tuttavia in tanti hanno provato a superare con risultati più o meno positivi, ma spesso comunque determinanti per delineare […]
Sportwashing: il Mancio d’Arabia e l’Italia distratta sui diritti umani

Quando, l’anno scorso, la Danimarca si qualificò per i Mondiali di calcio di Qatar, giocati verso la fine del 2022, nel Paese si scatenò una violenta discussione. Da una parte – gli amanti del calcio e i tifosi più accaniti – erano contenti per la qualificazione, soprattutto perché la nazionale sembrava avere “la stoffa” per […]
La resa dei conti tra Putin e Prigozhin: chi tocca lo Zar muore

L’“anti-Putin”, se mai ci sarà, non sarà uno degli oppositori nel nome della democrazia e dei diritti, forse più conosciuti e popolari in Occidente che in Russia, ma sarà un “simil-Prigozhin”, pretoriano deluso e ambizioso, ultra-nazionalista senza scrupoli ad usare la forza, magari tutta la gamma dell’arsenale militare disponibile. In quest’ottica, il fallimento del putsch […]
Niente di nuovo sul fronte orientale: dopo un anno e mezzo, l’invasione russa dell’Ucraina è diventata una guerra di logoramento

Il 24 febbraio 2022 il mondo è rimasto sconvolto di fronte all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Il conflitto ha trascinato la sicurezza globale in un pericoloso terreno inesplorato, aumentando il timore che lo scontro potesse allargarsi o precipitare ulteriormente. Alla base di queste insicurezze, il fatto che questa guerra, figlia della situazione venutasi a […]
“Putin? Chiamatelo il padrino”: intervista a Carolina de Stefano

Carolina de Stefano, docente di Storia e politica russa alla Luiss di Roma, nei giorni scorsi ha rivolto sui social un appello ai media italiani: «Basta, per favore, raccontare (leggi: inventarsi) cosa succede al Cremlino come fosse un romanzo di serie B». Secondo la professoressa, quando sui giornali del nostro Paese si parla di Russia […]
La storia segreta della Wagner: ecco la faida di potere dietro la morte di Yevgeny Prigozhin

Con chi abbia trascorso le sue ultime ore Yevgeny Prigozhin prima di salire sull’aereo su cui avrebbe trovato la morte il 23 agosto scorso resta ancora un mistero, ma il capo del gruppo Wagner era arrivato a Mosca da poco. «Per chi si chiede se sia vivo o meno o come sto, oggi è il […]
Benvenuti a Evanston: la prima città Usa che risarcisce i neri discriminati

È una piccola rivoluzione per i diritti civili – ma dal forte potenziale incendiario – quella in corso a Evanston, Illinois, un sobborgo di Chicago dove il governo locale ha deciso di stanziare 10 milioni di dollari per risarcire le vittime della discriminazione razziale. La proposta di Evanston è stata approvata a larga maggioranza dal […]
Niger, il golpe destabilizza il Sahel e l’Occidente. Ma l’intervento militare non piace (quasi) a nessuno

La sera del 26 luglio scorso, mentre il colonnello dell’aeronautica Amadou Abdouramane annunciava a Télé Sahel la deposizione del presidente nigerino Mohamed Bazoum e la costituzione di una giunta militare da allora al potere a Niamey, in tv c’erano anche due personaggi che conoscono bene l’Italia o almeno le nostre forze armate schierate in Niger. In silenzio, tra […]